Qualunque sia la motivazione che si nasconde dietro l’aggressione
di un cane, una cosa è certa: “Le conseguenze possibili sono numerose”.
In pratica:
- Il cane ottiene soddisfazione: rinforzo positivo;
- Il cane non ottiene soddisfazione: estinzione del comportamento;
- Il cane subisce conseguenze sgradevoli: punizione positiva;
- Il cane evita conseguenze sgradevoli: rinforzo negativo.
Ognuna di queste conseguenze modifica il comportamento:
·
Il rinforzo positivo e il rinforzo negativo
aumentano la frequenza e l’intensità del comportamento, soprattutto della sua
fase operante (fase d’azione).
·
L’estinzione porta alla cancellazione del comportamento
sempre meno utilizzato.
·
La punizione (positiva) riduce il comportamento
in intensità e frequenza, purché il cane abbia altre alternative.
Per determinare le conseguenze a lungo termine è sufficiente
applicare semplicemente il modello del condizionamento operante ai
comportamenti aggressivi. Il condizionamento operante è il meccanismo che
trasforma un comportamento, lo rinforza o lo indebolisce, in base ai suoi
effetti e alle sue conseguenze. Vediamo allora qualcuno di questi effetti.
È molto importante costatare che la sequenza del
comportamento aggressivo si modifica tra la prima aggressione e le successive.
Ad esempio, in caso di rinforzo positivo:
- La fase d’inizio, di minaccia, è ridotta;
- La fase d’azione/operante, in altre parole l’attacco, è intensificata e il morso perde di controllo (e diventa più forte);
- La fase di arresto, la ritualizzazione con le posture complementari di dominanza e di sottomissione, è ridotta;
- La fase refrattaria è ridotta e l’aggressione si ripeterà più facilmente e più rapidamente in futuro.
Dopo un certo numero di ripetizioni, variabile da un cane
all’altro, la sequenza è notevolmente modificata e allora si parla d’iperaggressione
(secondaria):
- La fase d’inizio, di minaccia, è scomparsa;
- La fase d’azione/operante, in altre parole l’attacco, è assai intensa e il morso è molto forte;
- La fase di arresto, la ritualizzazione delle posture complementari, è scomparsa;
- La fase refrattaria è ridotta o scomparsa e l’aggressione è ripetuta come anche i morsi.
L’iperaggressione è detta secondaria perché è la conseguenza
della riprogrammazione del comportamento attraverso un processo operante.