Partiamo dal
fatto che è una scelta da effettuare con consapevolezza.
Portare a
casa un cucciolo (o adulto che sia) è un impegno da non sottovalutare.
In base a
cosa decidiamo di adottare un cane?
In base a quali criteri?
Siamo pronti
a prenderci la responsabilità di accudire un animale e soddisfare i suoi
bisogni primari (almeno quelli) per una decina d’anni (stimando
approssimativamente una media)?
A livello di
responsabilità è al pari di quella genitoriale nei confronti di un bambino.
Esso dipende
da noi per il cibo e per l’acqua, per il riparo, per l’attività e per le
relazioni sociali.
Ci osserverà
24h su 24h, ci seguirà ogni dove, sentirà i nostri stati d’animo e assorbirà le
nostre emozioni rispecchiandole fedelmente, verrà condizionato dai nostri
schemi mentali, arriverà a conoscerci meglio di noi stessi e ci mostrerà la via
per l’amore incondizionato.
Come i
neonati gli animali vivono nel presente.
I neonati
poi sviluppando la coscienza iniziano a crescere formando un “io” e quindi un
ego, le identificazioni con il tempo passato e le proiezioni nel futuro.
Gli animali
vivono tutta la vita nel presente, possono essere si condizionati o
sensibilizzati, ma sono comunque sempre con la testa nel qui ed ora.
Questo vuol
dire che sentono cosa emaniamo noi attraverso le emozioni e gli stati d’animo
che viviamo.
La scelta
tra comprare un cane di razza o adottare un cane di canile può voler del tempo,
per vari motivi.
Personalmente
il mio primo cane l’ho comprato con la mia famiglia in un allevamento,
scoprendo poi che arrivava dalla Romania, figlio di quei famosi viaggi clandestini
di cui si è tanto parlato negli anni. Avevo 18 anni e volevo un labrador perché
innamorata del “cane della carta igienica”.
Ora a 30, so
che il mio prossimo cane sarà un cane di canile, magari anche anziano.
So che
voglio donare la possibilità di vivere in pace gli ultimi anni/mesi/quel che
hanno da vivere, a questi cani che hanno vissuto parte della loro vita “in
prigione”.
Poiché vi è
un mercato dietro agli allevamenti, ed è un mercato sulle vite animali, bisogna
affrontare quindi la nostra coscienza, ognuno ha i suoi tempi e percorso, il
giudizio lasciamolo andare con amore, non ci serve.
La razza può
essere indicativa per l’indole e l’attitudine che svilupperanno, ma questo è a
grandi linee, poiché ogni cane è un degno compagno di vita e sta solo a noi
capirlo.
Per
concludere, diciamo che decidere di prendere un cane da portare a casa (che sia
trovatello, di canile, di un allevamento o di una cucciolata amatoriale) è una
scelta che va fatta con il cuore.
Qualsiasi
altro motivo è superfluo.
Ci sentiamo
pronti per affrontare una parte del nostro cammino di vita con un compagno di
viaggio a 4 zampe?
E qui potrei allargare il discorso anche a tutti gli altri
animali domestici.
Si tratta di
una responsabilità enorme ma che ci donerà una delle più belle esperienze fatte
di comunicazione ad un livello che va oltre ciò che possono descrivere le
parole.
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